L’Accademia dei Maestri Artigiani

Dal 1951 il prestigio di rappresentare passato, presente e futuro dell’artigianato. Dall’antico lavoro manuale alle aziende tecnologiche volte all’export

L’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri è stata costituita nel 1951 da un gruppo di prestigiosi artigiani dell’epoca. Essi capirono che gli artigiani erano una forza economica unica del suo genere che, lavorando alacremente tutti i giorni, portano benessere e occupazione alla propria comunità. Parallelamente essi erano indignati dal fatto che questo duro lavoro non fosse quasi mai riconosciuto, valorizzato e incoraggiato. Da qui l’idea di creare un’associazione che andasse ad un’attenta ricerca di tutte queste eccellenze della nostra economia e desse loro visibilita, riconoscimento e gratitudine da parte di tutta la collettività.

Erano dodici i Maestri Artigiani che, negli ultimi mesi del 1951, coordinati dal rilegatore di libri Pilade Cappellari, hanno fondato l’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri. Essi sono, oltre allo stesso Cappellari: Edmondo Carlini (cementista), Augusto Ferrari (falegname), Adolfo Frozzi (idraulico), Renzo Ghedini (marmista), Angelo Mascellani (falegname), Giuseppe Mazzoni (fotografo), Efrem Navarra (fabbro), Amos Pellandra (falegname), Giuseppe Ridolfi (radiotecnico), Luigi Tagliani (elettricista) e Ugo Villa.

Scopo dell’Accademia era proprio quello di portare alla luce di tutti i cittadini e delle loro autorità l’esistenza e il valore di questi lavoratori, che nell’ombra delle loro “botteghe”, all’epoca spesso ubicate in vicoli e strade meno frequentate, eseguivano manualmente tutti i lavori che venivano loro commissionati, trovando sempre le soluzioni idonee anche per i casi più difficili.

Il nome “Maestri” non era per nulla casuale, poiché all’epoca ogni artigiano aveva nella propria bottega un ragazzino o due (all’epoca si chiavano garzoni) che i genitori mandavano ad imparare un mestiere e che poi diventavano futuri artigiani. I Maestri erano e sono maestri di vita lavorativa, ma anche molto spesso maestri di vita a 360° con il loro modello.

L’Accademia ha per suo Patrono San Giuseppe, falegname, e quindi santo fortemente simbolico per la categoria. Il giorno di San Giuseppe è il 19 marzo e, a partire dal 1952, l’Accademia ogni anno, la domenica precedente o successiva a tale data svolge una manifestazione di grande rilevanza presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara, alla presenza di tutte le autorità. In questa occasione le autorità consegnano i diplomi ai nuovi Maestri Artigiani, ai Maestri Onorari, conferiscono eventuali onorificenze, e le Targhe San Giorgio della Camera di Commercio. Fortissima è la valorizzazione di ogni artigiano dell’accademia e di tutti coloro che lo circondano e che contribuiscono al successo della sua attività: i familiari, i figli, gli altri parenti, i soci e tutto lo staff di dipendenti e collaboratori, che normalmente accorrono numerosi ad affollare la sala nel giorno della premiazione. La manifestazione prosegue con una funzione religiosa che rinnova un rito antichissimo: il corteo dei maestri artigiani aperto dal Gonfalone storico dell’Accademia. Il corteo di tutti i maestri artigiani, con in testa i nuovi nominati guidati dal Presidente e dal Consiglio Accademico, effettua l’offerta del cero propiziatorio all’altare, secondo un cerimoniale che risale ai tempi  delle antiche corporazione del legno e del ferro. Il sacerdote riceve il cero e celebra la messa dedicandola agli artigiani. La manifestazione si conclude poi sempre con un pranzo associativo con tutte le famiglie ed amici degli artigiani.

A partire dal 1989, per iniziativa del Maestro Artigiano Ercoliano Fortini, è nata una seconda manifestazione annuale dell’Accademia dei Maestri Artigiani a Bondeno, che cade a metà del mese di ottobre e si svolge nella bellissima cornice del Centro 2000. Anche in questo caso alla  manifestazione segue un rito religioso e il pranzo associativo.

Oggi l’Accademia conta circa 200 artigiani associati. Il DNA iniziale non è mutato, tutto il resto sì. Fortissimo è il messaggio rivolto ai giovani che esce da tutte le manifestazioni accademiche: la profonda gratificazione di aver costruito un’attività che porta benessere alla propria famiglia, soci, dipendenti, collaboratori e, soprattutto alla propria collettività. Esce forte e chiaro il  messaggio  della “bellezza del lavoro autonomo” e della gratificazione nel dover affrontare ogni giorno una piccola battaglia.

Oggi all’interno dell’Accademia i soci rappresentano attività sempre più diverse: sono sempre meno quelle puramente manuali e sempre più quelle avanzate e tecnologiche. Vi sono accademici che svolgono il proprio lavoro da soli o con i propri familiari, ma sono sempre più numerosi coloro che sono al comando di piccole e medie imprese con un importante numero di dipendenti e talvolta volte anche all’internazionalizzazione.

Oltre ai grandi eventi di Ferrara a marzo, e Bondeno a ottobre, numerose le iniziative di ogni tipo e gli altri incontri annuali che cementano il senso di appartenenza ad un’associazione  di cui andare orgogliosi. Forti sono inoltre i legami con tutte le associazioni di categoria, in primis CNA e Confartigianato, e con la Camera di Commercio, i cui massimi esponenti sono presenti a tutte le manifestazioni.

L’accesso all’Accademia avviene attraverso  la presentazione da parte di un socio o attraverso autocandidatura attraverso il modulo elettronico presente in questo sito. Le domande sono poi valutate dal Consiglio Accademico, che  delibera l’ingresso dei nuovi soci.

Imparare dal PASSATO, vivere intensamente il PRESENTE, guardare con fiducia e determinazione al FUTURO della  propria attività artigiana; queste le tre dimensioni che si respirano entrando nell’Accademia dei Maestri Artigiani di Arti e Mestieri.

Autorità presenti alla Cerimonia dei Maestri Artigiani del marzo 2011

60° FESTA MAESTRI ARTIGIANI MARZO 2011

La Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara gremita di autorità e artigiani alla cerimonia del marzo 2011

L'ACCADEMIA NEL 1960 Una foto storica del 1960 delle origini dell'Accademia dei Maestri Artigiani. IN PIEDI: il cementista EDMONDO CARLINI (il 6° da sinistra con la camicia nera), ORESTE CAPPELLARI per decenni coordinatore dell'Accademia (il 5° da destra), il fabbro ALFONSINO NAVARRA (il 4° da destra), il rilegatore GABRIELE CAPPELLARI (il 3° da destra), MARIO RIZZARDI (il 2° da destra), il marmista GHEDINI (il 1° da destra). SEDUTI: il sarto DANTE BARATELLA (il 1° da destra), il fabbro EFREM NAVARRA (il 2° da destra con il cappello in mano), il rilegatore PILADE CAPPELLARI con in braccio in nipote Lorenzo.

L'ACCADEMIA NEL 1960
Una foto storica del 1960 delle origini dell'Accademia dei Maestri Artigiani.
IN PIEDI: il cementista EDMONDO CARLINI (il 6° da sinistra con la camicia nera), ORESTE CAPPELLARI per decenni coordinatore dell'Accademia (il 5° da destra), il fabbro ALFONSINO NAVARRA (il 4° da destra), il rilegatore GABRIELE CAPPELLARI (il 3° da destra), MARIO RIZZARDI (il 2° da destra), il marmista GHEDINI (il 1° da destra).
SEDUTI: il sarto DANTE BARATELLA (il 1° da destra), il fabbro EFREM NAVARRA (il 2° da destra con il cappello in mano), il rilegatore PILADE CAPPELLARI con in braccio in nipote Lorenzo.

gonfalone

Il Gonfalone dell’Accademia dei Maestri Artigiani